15/02/2005 Texte

pays

<< RETOUR

Assassinat de Rafic Hariri

Basbous, Hariri Gia' Minacciato dai Siriani

Parigi, 14 feb. - (Aki) - "E' la Siria" il mandante dell'attentato che questa mattina ha ucciso l'ex premier libanese Rafik Hariri, il cui convoglio è stato centrato da un'autobomba sul lungomare di Beirut. A puntare l'indice contro Damasco, senza la minima esitazione, è il noto analista libanese Antoine Basbous, direttore dell'Osservatorio dei Paesi Arabi (OPA) di Parigi. In un colloquio con AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL a poche ore dall'attentato di Beirut, l'esperto ricorda che nelle settimane scorse l'ex premier aveva già ricevuto ripetute minacce da parte della leadership siriana. Hariri, rammenta Basbous, rimase particolarmente colpito da una visita che gli fece recentemente il capo dell'intelligence siriana in Libano, il generale Rustom Ghazalé: nel corso della conversazione - avrebbe poi raccontato lo stesso Hariri agli amici, ma mai alla stampa - Ghazalé estrasse una pistola e esortò l'ex primo ministro a interrompere i contatti con paesi "nemici" come la Francia, l'Arabia Saudita e l'Egitto. Hariri - ricorda l'analista - faceva parte del fronte 'anti-siriano', e preferì rassegnare le dimissioni lo scorso ottobre piuttosto che appoggiare la decisione del parlamento libanese, un mese prima, di prolungare di tre anni il mandato del presidente cristiano-maronita Emile Lahoud, fortemente sostenuto da Damasco.

Per Basbous, con l'attentato di oggi - e dopo numerosi avvertimenti, come l'autobomba fatta esplodere ad ottobre contro l'ex ministro del commercio Marwan Hamadeh, anch'egli appartenente al fronte anti-siriano - Damasco ha voluto "punire Hariri" per quelle relazioni e quei contatti che l'ex premier aveva saputo stabilire, e continuava a mantenere, con i governi di altri paesi, come appunto la Francia, un tempo grande alleato del Libano e oggi promotore, insieme agli Usa, di una risoluzione Onu (la 1559) che mira a limitare l'ingerenza siriana nel paese.

"La Siria ha sempre accusato Hariri di avere rapporti con paesi 'nemici', e lo ha voluto punire", spiega Basbous, ricordando, tra l'altro, che il magnate libanese è rimasto in contatto con i governi occidentali - ma anche con quelli dei paesi arabi contrari all'ingerenza siriana in Libano - anche dopo essersi dimesso.

Di recente i servizi di intelligence di Damasco, sostiene l'esperto, avevano intercettato molte conversazioni telefoniche fra Hariri e esponenti occidentali, dalle quali emergeva "una certa soddisfazione dell'ex primo ministro all'idea di un imminente ritiro delle truppe siriane dal paese". Sempre in base alle conversazioni intercettate, prosegue Basbous, appariva evidente che Hariri guardasse alle elezioni politiche di aprile in Libano come all'occasione decisiva per estromettere definitivamente i siriani dal panorama politico.

"Hariri - precisa l'analista - era sì uscito di scena, ma continuava ad operare lontano dai riflettori". Di qui la decisione di Damasco di "punirlo", lanciando anche un chiaro messaggio sia ai sostenitori di Jumblatt (il leader druso che recentemente si era 'staccato' dal fronte pro-siriano denunciando l'eccessiva ingerenza della Siria negli affari libanesi), sia a coloro che appoggiano la risoluzione 1559, sia, infine, ai paesi come la Francia, che ha ormai voltato le spalle al regime siriano. Per Basbous, la comunità internazionale deve ora "reagire energicamente e in tempi brevi" all'uccisione di Hariri, premendo, possibilmente, affinchè il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approvi una nuova risoluzione in cui si chieda di accelerare i tempi del ritiro delle truppe siriane dal Libano.

"La responsabilità della Siria in questo attentato è palese", afferma Basbous, ricordando che Damasco "è isolata e sta perdendo consensi sia Libano, dove ormai può contare solo più sull'operato dei suoi propri servizi di intelligence, che all'estero". Per questo la comunità internazionale "deve intervenire in fretta - conclude Basbous -. Allungare i tempi significherebbe piegarsi al terrorismo".

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
twitter   |