20/03/2009 Texte

pays

<< RETOUR

Tre domande a esperto Francese di questioni arabe

Tre domande ad Antoine Basbous, fondatore e direttore dell'Osservatorio dei Paesi arabi, noto think tank parigino sulle questioni arabe e islamiche, sul messaggio video del presidente americano Barack Obama al popolo e ai leader iraniani. - Qual e' il significato del gesto e cosa c'e' da aspettarsi ora? - E' importante che Obama abbia fatto quanto aveva annunciato durante la sua campagna elettorale. Per l'Iran questo gesto significa l'uscita garantita dall'''asse del male''. Oggi gli Stati Uniti sono andati piu' lontano di quanto abbiano mai fatto in passato le precedenti amministrazioni. Se gli iraniani saranno in buona fede e vorranno rispondere a questa mano tesa allora si andra' piu' lontano ancora. Ma ora e' interessante capire come il messaggio di Obama sara' recepito dagli iraniani: se l'Iran finira' col reclamare o imporre altre condizioni agli Stati Uniti o se invece mettera' fine a questa spirale. Alcuni iraniani hanno gia' chiesto che sia formulata una domanda di scuse, alla quale potrebbero seguire anche domande di riparazione. L'Iran potrebbe cioe' percepire il messaggio di Obama come un gesto di debolezza degli Usa, in questo caso gli americani si sarebbero esposti senza stabilire un rapporto di forza. In realta' si e' ancora nell'incertezza. - Quali ''azioni concrete'' potrebbero essere chieste a Obama? - Quanto e' successo apre senza dubbio la via a grandi negoziati. Tutto dipende ora dal comportamento degli iraniani, che si considerano un po' come gli eredi dell'Unione Sovietica e vogliono essere riconosciuti come nuova potenza internazionale, molto ambiziosa, nel nucleare, nell'influenza regionale, nella revoca delle sanzioni. Insomma, bisogna capire le intenzioni dell'Iran. Due sono i comportamenti possibili che potrebbe avere: decidere di incontrare Obama o pensare che gli Stati Uniti siano in una posizione di debolezza, che siano pronti a fare concessioni, e quindi in questo caso potrebbero esigere cose che gli americani non possono dare. - Cosa deve fare ancora Obama in questo suo tendere la mano all'Islam? - Obama ha gia' fatto molto. Ha preso disposizioni rispetto ai palestinesi, ha fatto la sua prima telefonata ad Abu Mazen, ha concesso la sua prima intervista alla televisione Al Arabiya. Ha quindi gia' avviato un processo che non sara' facile ne' automatico, entrato ora nella sua seconda fase con il tentativo di avvicinamento dell'Iran. Presto sara' in Turchia per rivolgere un messaggio a tutto il mondo islamico.

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
twitter   |