06/01/2011 Texte

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EGITTO: ESPERTO, INTOLLERANZA SFRUTTATA DA SIRIA E IRAN***

Attentat anti-Coptes en Egypte

(ANSAmed) - PARIGI, 6 GEN - Una causa interna: l'intolleranza della società egiziana in costante aumento. Una esterna, la manipolazione di tale intolleranza da parte dei servizi siriani e iraniani che si servono di Al Qaida per destabilizzare l'unico loro vero nemico nella regione, Hosni Mubarak. Sono queste le cause all'origine della strage davanti alla chiesa copta di Alessandria d'Egitto, secondo Antoine Basbous, fondatore e direttore dell'Osservatorio dei paesi arabi. "La matrice primaria dell'attentato e' l'intolleranza crescente della società egiziana contro la popolazione copta, fomentata nelle famiglie, nelle scuole, nelle moschee, nelle università", dice ad ANSAmed. "Mi chiedo se non ci sia dietro tutto cio' qualcuno che e' abituato a manipolare l'odio, aggiunge ricordando che "tutto e' cominciato a Baghdad due mesi prima, il 31 ottobre, con le minacce contro i copti d'Egitto". Minacce pronunciate dalla cellula irachena di Al Qaida, che ha rivendicato l'attacco alla chiesa di rito cattolico orientale a Baghdad e ha lanciato un ultimatum di 48 ore alla Chiesa copta d'Egitto per la liberazione di musulmani ''imprigionati dentro monasteri''. L'odio verso i cristiani, secondo Basbous, sarebbe alimentato da Al Qaida "orientata dai servizi iraniani e siriani", perche' Iran e Siria vogliono colpire Hosni Mubarak, "per loro il solo vero avversario nella regione, quello che piu' gli tiene testa". "E' noto che da anni i siriani intrattengono contatti con Al Qaida, i jihadisti di tutto il mondo transitano per la Siria, e anche l'Iran, che si dice contro Al Qaida, in realtà lo utilizza". Basbous si chiede se anche in Libano non si scatenerà l'odio contro i cristiani, e che fine farà quindi il fronte patriottico nazionalista che si oppone all'Hezbollah e all'Iran. Dall'Egitto, dice, arrivano segnali di forte tensione, anche perchè per la prima volta la reazione dei copti (che già il 6 gennaio 2010 avevano subito un attacco all'uscita della messa di Natale che fece diversi morti) "ha assunto la forma di una vera e propria intifada". Ma quel che e' certo "e' che il governo non potrà piu' far ingoiare ai copti tanti rospi come ha fatto finora". Rischi in Europa per i copti, dopo le minacce ricevute da alcune chiese in Francia e in Germania? No, secondo Basbous "Al Qaida non spreca le sue forze e se vuole colpire in questi paesi o in Europa, sceglie obiettivi strategici, o europei al 100%". Pericoli per gli stranieri in Egitto? Non sono da escludere, dice, perche' in Egitto colpire gli stranieri significa colpire al cuore l'economia del paese che vive del turismo. E poi gli attentati contro gli stranieri sono una valida cassa di risonanza all'estero". (di Antonella Tarquini)

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
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